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Alimentazione e SaluteIncontro Presso ambulatorio Dot.ssa Bosi Via Puccini 20 Pavulloprossimo incontro data da definire Incontri gratuiti per genitori che hanno bambini con problematiche legate alla alimentazione; utile prenotare tel 0536.23550 Nati per LeggereProgetto per la promozione della lettura ad alta voceapprendere l\'amore per la lettura attraverso un gesto d\'amoreper saperne di piùwww.natiperleggere.it RIFLESSIONI A RUOTA (SEMI)LIBERA SU APERTURA SCUOLA E COVID 19 Cari genitori, tra poco le scuole riapriranno ( e meno male ) riapriranno con norme ed indicazioni anticovid dettate da comitati tecnico-scientifici, condivisi con la componente politico-sociale , l applicazione di queste linee guida che si stanno delineando comporteranno impegno da parte dei bambini, genitori, personale scolastico docente e non ..e naturalmente tutto il personale sanitario , in particolare i Pediatri di Famiglia .Sappiamo che Voi genitori siete preoccupati , sappiamo che cercate sempre informazioni aggiornate e sicure ( cosa che soprattutto la rete non sempre può garantire) .. ecco noi volevamo condividere con tutti Voi le nostre riflessioni, si parla molto di sicurezza e per questa ragione è giusto rispettare le regole che ci vengono dettate ( mascherina, distanziamento , lavaggio accurato delle mani) ma la sicurezza in medicina non esiste , esistono comportamenti che consentono di ridurre al minimo i rischi , questo si , proprio per questo motivo crediamo che al di là delle indicazioni operative nude e crude solo il buon senso e la corresponsabilità di tutti gli attori (bambini, genitori, personale scolastico, personale sanitario) potrà aiutare a superare questo particolare momento.Il buon senso dei genitori che devono tenere a casa il bambino quando non sta bene al di là della temperatura corporea , perché gli occhi di un genitore sanno vedere meglio di qualsiasi pediatra, buon senso nel capire che non serve correre immediatamente dal pediatra per 2 linee di febbre, il naso che cola o qualche colpo di tosse .. ma semplicemente consultarlo telefonicamente .Il buon senso del personale scolastico che avrà anche compiti di sorveglianza sanitaria e che dovrà decidere quando uno starnuto o un colpo di tosse richieda l isolamento immediato di un bambino con l allontanamento, piuttosto che un fazzoletto di carta buon senso nel consigliare ai genitori ( in caso di allontanamento) di telefonare al proprio pediatra ma non di portarlo in ambulatorio ( con tutti i rischi che ciò può comportare)Il buon senso dei pediatri che secondo scienza e coscienza dovranno decidere sulla base di quello che è il consulto telefonico o della visita, se necessaria , di far eseguire il famigerato tampone nasofaringeo o semplicemente un controllo evolutivo e l isolamento domiciliare , il buon senso dei pediatri nell informare e spiegare caso per caso ai genitori le indicazioni più adeguate .Ed i nonni , che sanno di essere l anello debole della catena, e non sanno cosa devono fare con i nipotini quando i nipotini non possono andare a scuola perché hanno un po di raffreddore e tosse e/o qualche linea di febbre in questo caso più che il buon senso serve la prudenza . .. insomma ognuno di noi deve fare la sua piccola parte imparando a convivere per un po con questa situazione non dimenticando le misure di prevenzione ..ma anche la necessità di far ripartire la nostra vita .. ma soprattutto la vita delle generazioni future, per questo riteniamo utile allegare due contributi tratti la rivista Medico e Bambino rivista di riferimento per la Pediatria Italiana buona scuola a tuttiPavullo 29/08/2020 I Vostri PediatriBAMBINI E INFEZIONE DA COVID-19: CONSEGUENZE CLINICHE E TRASMISSIBILITÀ Chiaro rapporto tra gravità dei sintomi e contagiosità, per tutti. Molto minore (di dieci volte) probabilità per i bambini di essere infettati da un bambino piuttosto che da un adulto e molto bassa probabilità di essere infettati in generale (nello studio condotto a Vo nessun bambino è risultato positivo al tampone nonostante la convivenza con familiari infetti). Bambini causa di infezione in una minima proporzione dei casi: in uno studio nel 9% dei casi ma in almeno due studi cinesi in nessun caso su oltre 400; in uno studio tedesco un bambino di 9 anni con sintomi ha frequentato tre diverse scuole e ha avuto 112 contatti ma nessuno si è infettato, in Australia tra i 735 contatti di 9 bambini e 9 insegnanti infetti, solo 2 altri bambini infettati; in Svezia nessun bambino infettato nelle scuole, che come si sa sono rimaste aperte. I bambini possono infettarsi e anche ammalarsi, ma questa probabilità è molto minore che negli adulti, ancora minore è la probabilità che siano in grado di trasmettere l infezione. Una stima necessariamente approssimativa in quanto mancano dati diretti (si attendono le rilevazioni serologiche) ci dice che la proporzione di bambini infettati in Italia varia da molto meno dell 1% a un massimo del 5%, a seconda dei territori. I bambini ammalati sono 3-4 volte di meno degli infettati, i bambini ammalati seriamente molto meno di 1 su mille (a Bergamo si sono osservati 10 casi di simil-Kawasaki in due mesi, su una popolazione di riferimento di circa 200.000 bambini).Bibliografia 1. Choi S-H, Kim HW, Kang J-M, et al. Epidemiology and clinical features of coronavirus disease 2019 in children. Clin Exp Pediatr 2020;63:125-32. 2. Dong Y, Mo X, Hu Y, et al. Epidemiological characteristics of 2143 pediatric patients with 2019 coronavirus disease in China. Pediatrics 2020;145(6):e20200702. 3. Viner RM, Russell SJ, Croker H, et al. School closure and management practices during coronavirus outbreaks including COVID-19: a rapid systematic review. Lancet Child Adolesc Health 2020;4(5):397- 404. 4. Ludvigsson JF. Children are unlikely to be the main drivers of the Covid-19 pandemic - a systematic review. Acta Paediatrica 2020, May 19. 5. Munro APS, Faust SN. Children are not Covid-19 super spreaders: time to go back to school. Arch Dis Child 2020, 5 May. 6. Banholzer N, van Weenen E, Kratzwald B, et al, Impact of non-pharmaceutical interventions on documented cases of COVID-19. MedRxiv Preprint 2020, April 27. 7. Lavezzo E, Franchin E. Ciavarella et al. A. Suppression of COVID 19 outbreak in the municipality of Vo , Italy. MedRxiv Preprint 2020, April 18. 8. Green P. Risks to children and young people during Covid-19 pandemic. BMJ 2020;369:m1669 (Published 28 April 2020 Medico e Bambino 6/2020 È tempo che anche per la scuola e per tutti i servizi per l infanzia, come è stato per gli ospedali e il personale sanitario nelle zone più duramente colpite, ci sia una assunzione di responsabilità collettiva. Non possiamo far pagare ai bambini, e alle loro famiglie, il peso delle nostre esitazioni e, di fatto, della nostra ignoranza e ignavia di fronte a quanto sta accadendo, lasciando che gran parte delle scelte, per ora confuse e discusse prevalentemente in una prospettiva infettivologica, siano rimandate a settembre. La scuola è molto di più che una serie di esami, ha il compito di formare e non solo di informare! È tempo di riflettere, e di trarre rapidamente conclusioni operative, sui doveri non solo degli operatori che si occupano di infanzia ma della società intera di prendersi cura di bambini e adolescenti come soggetti di diritti complessi e non procrastinabili, non come mere pedine di discutibili e comunque riduttive modellistiche epidemiologiche.Tratto da :BAMBINI E CORONAVIRUS: LA DOVEROSA RICERCA DI UN EQUILIBRIO TRA I PRESUNTI RISCHI E I DOCUMENTATI DANNI COLLATERALI Medico e Bambino 6/2020TweetAsilo nido e scuola materna sono fra le causa principali delle infezioniricorrenti nei bambiniI locali chiusi e frequentati da molti bimbi rappresentano un ambiente ideale per la propagazione dei virus che sono la causa principale delle infezioni. Con la riapertura degli asili nido e delle scuole materne i bambini riprendono ad ammalarsi.I locali chiusi e frequentati da molti bimbi rappresentano infatti un ambiente ideale per la propagazione dei virus (e, in minor numero, dei batteri) che sono la causa principale delle infezioni che colpiscono i piccoli sotto i cinque-sei anni di vita.Lo stretto contatto con altri bambini, tutti potenziali portatori di infezioni, fa sì che un piccolino che frequenta queste collettività rischia di ammalarsi, soprattutto nel periodo da settembre- ottobre a marzo-aprile, almeno una volta al mese.Perché i germi si diffondono facilmente in un asiloE noto che i bimbi che frequentano gli asili nido e le scuole materne si rubano facilmente gli oggetti (giocattoli, ciucci, ecc.) tra di loro e si mettono sempre tutto in bocca: in questo modo la trasmissione di microorganismi è assai facilitata.E molto difficile, inoltre, che un bambino sotto i tre anni sia in grado di seguire le comuni norme igieniche (mettersi la mano davanti alla bocca quando si starnutisce o si tossisce, lavarsi spesso le mani, evitare di mettersi le mani in bocca o le dita nel naso ecc.): in questo modo, tuttavia, i germi che vengono veicolati per via aerea (con i colpi di tosse o con gli starnuti) o che possono contaminare varie superfici, come giocattoli, mani ecc. (e su cui possono sopravvivere per diverse ore) hanno la possibilità di trasmettersi facilmente da un bimbo all'altro. I sintomi più frequentiSi tratta quasi sempre di infezioni che riguardano le prime vie respiratorie (naso, gola, orecchie) o le basse vie respiratorie quali i bronchi o, più raramente, i polmoni.Ecco, allora, che il bambino inserito all asilo nido o alla scuola materna, ha molto spesso il raffreddore e il naso che cola: non per altro i bimbi a questa età venivano chiamati mocciosi , cioè sempre con il moccio (il muco) al naso. Ma è facile che si associno starnuti a ripetizione, lacrimazione ed occhi rossi, calo dell appetito, legato all attenuazione del senso dell odorato e del gusto, mal di gola, tosse, dolore alle orecchie e, spesso, febbre. Il sistema immunitario è ancora immaturoVa inoltre ricordato che i bambini piccoli si ammalano frequentemente per una sorta di verginità immunologica : il loro sistema di difesa naturale, anche se già operante, non conosce e non sa combatter e i germi ed ha bisogno di molti anni (almeno 8-9) per addestrarsi a questa funzione. Di conseguenza il bambino che entra fin da piccolo in comunità si ammala di più ma, intanto, fortifica il proprio sistema immunitario in modo che si ammalerà sempre di meno con il passare degli anni.Sul comune riscontro che alcuni bimbi si ammalano più di altri può incidere anche il fatto che il piccolo sia un primogenito o no: un bambino che abbia fratelli o sorelle più grandi viene esposto da subito, anche nell ambiente domestico, ad un maggiore quantità di microorganismi che vengono portati a casa dai fratelli più grandi (che a loro volta frequentano l asilo o la scuola) finendo per fare una specie di asilo nido in miniatura tra le mura domestiche. Ma in questo modo, ammalandosi un po di più fin dai primi mesi di vita, risentirà un po di meno del successivo inserimento in comunità. L importanza della convalescenzaIl modo migliore per evitare che il bambino si ammali troppo frequentemente è quello di aspettare che sia ben guarito prima di rimandarlo al nido o alla scuola materna. Solo in questo modo si può interrompere il circolo vizioso che, dalla malattia, porta a una diminuzione delle difese immunitarie da esaurimento post-infezione e da qui ad una nuova malattia e a un ulteriore calo delle difese. E fondamentale, perciò, una buona convalescenza che permetta una ripresa efficiente di tutto il sistema difensivo del piccolo. Non bisogna avere fretta di rimandare il proprio figlio al nido o alla scuola materna non appena i sintomi sono passati, ma è consigliabile aspettare almeno 48-72 ore: per evitare frequenti ricadute basta, il più delle volte, soltanto rispettare i tempi naturali di ripresa dell organismo piuttosto che continuare a sollecitarlo.Tweet Inserisci una o più parole chiave per effettuare una ricerca all'interno del sito.

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