Maria Casalanguida ARTE e NATURA

Web Name: Maria Casalanguida ARTE e NATURA

WebSite: http://www.mariacasalanguida.it

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Casalanguida,Maria,NATURA,

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Un regalo prezioso ed inaspettato! Marianna MONTARULI di Tracce Cahiers d'Art (https://edizionidartefelixfeneon.blogspot.com/) ha creato un video stupendo dedicato a me ed al mio Studio d'Arte "ATELIER NETTUNO". Potete vedere il mandala dedicato a Robin il pettirosso, una parte del mio terreno e i miei due cagnoliniNon finirò mai di ricordare a tutti che l'ATELIER NETTUNO è nato grazie a Marianna, ad una sua fantastica idea:la storia , per chi vorrà leggerla è in questa pagina.NELL'ATELIER NETTUNO TUTTA LA MIA VITA DI ARTISTA LIBERA, INDIPENDENTE, FELICE! "In questo evento noi andiamo a celebrare non la morte di Mario Manuele, ma la vita di Mario Manuele,la sua intensità, la sua bellezza interiore, la sua rinascita nella vita"Queste le parole di Manuela Fiorini de Rensis, la madre di Mario Manuele, espresse nella nota che accompagna la raccolta delle poesie: Maria Teresa FIORATO vincitrice del primo premio GRAPHEIN Datemi una voce ruvidauna voce roca egraffiantecome una matita dalla punta durasciolta a vergareuna carta tenera.Voglio sentirne il rumorevibraresulla mia pellee dentro l’anima.Sarò quella vocequella cartae la matita,che graffia e scava senza sosta,fino ad estrarrela parola giusta,come il diamante cesella il vetro e ne fa disegno. Francesca COPPOLA vincitrice secondo premio:In me stanze inquiete, donatori senza organi da salvare E per una volta non bastarsi, sentirsi ardere al ventocadere, non rialzarsi, lasciare in sospeso le vertiginiannullare le notti, darsi in pasto a qualcunoper poi ricomporsi.Si asciugano più sogni con il palmo della manoche capelli all’ora dello shampoo perché il guscio non si scegliedi certo da qualche altra parte la felicità ascolta e muta.Si aggira con sospetto e sbagliando si sbagliama con tutti i ruoli da inventare non mi sarei attesa più di tantonei vuoti che mi hanno riempita ho imparato a respirare pianoper non soffrire la mia presenza. Orietta LESS vincitrice del terzo premioIl rumore del silenzioIl rumore del silenzio mi stordisce…cosa nasconde nel suo vuotovorrei ascoltare più a fondovorrei poter sentirevoci che non conosco,che non ci è dato conoscere:il rumore del silenzio è così forteche sembra parlare.La luce del buiomi apre sentieri di sogno-sentieri insperati-con l’occhio della mente……vorreiseguire il flusso del nullatuffarmi nell’ignoto come un tempo.Perché non riesco piùa staccarmi da questa materia,…da questa realtà infame?Venite ad aiutarmi dall’Alto,pensieri sparsi, pensieri del silenzioforme-pensiero dell’ignotovenite ad aiutarci!Qui sulla terrastiamo bruciandod’un fuoco senza fiammad’un fumo senza fuocod’un vento senza tempod’un silenzio senza cuoree dirumore, rumore…rumore. Ringrazio vivamente il dott. Attilio Miani, direttore dell'International Web Post e la Sig.ra Manuela FIORINI de RENSIS, per questo dono accompagnato da parole che mi commuovono molto. Grazie di cuore IL nostro evento “PROIEZIONE DONNA: ieri, oggi, domani,” si è concluso ieri, 18 giugno 2019Il tempo è passato velocemente e molte sono state le nostre emozioni.La prima cosa che sento di fare è un ringraziamento a chi ci ha accompagnato ogni giorno con affetto, con stima , con la propria presenza nei momenti più importanti, con una generosità d’animo che non conosce limiti.Lei è Manuela Fiorini de Rensis, storica dell’Arte, poetessa, pittrice che ha anche dedicato un pensiero alle opere di ognuno di noi: ci ha incantato la sua capacità di descrivere e di interpretare l’opera fino ad entrare nel profondo dell’animo dell’autore.C’è poi qualcuno che io personalmente ringrazio da anni, e che da questo evento siamo un bel gruppo a ringraziare: il dott.Attilio Miani, Direttore dell’International Web Post, nostro Media Partner. Il dott. Miani sul suo giornale come nostro Media Partner, ha sempre dato spazio alle mie mostre, ha sempre sostenuto la mia arte, quella di mio fratello Claudio, ed ora anche quella degli artisti con cui ho scelto di collaborare.Fossero tutti come lui i i direttori dei giornali, noi poveri artisti potremmo avere spazio e ricominciare a vivere! Chissà forse un giorno le cose cambieranno anche nel cosiddetto mondo dell’Arte. Devo aggiungere che anche il dott. Miani ha fattivamente collaborato alla realizzazione dell’Evento e sicuramente sarà con noi anche in futuro perché da noi non avrà mai delusioni.Ringrazio infine tutti gli artisti che hanno partecipato all’Evento. Le difficoltà ci sono state, di tipo pratico e di comunicazione, ma è stato interessante essere riusciti, grazie all’Arte, anche ad avere qui opere di artisti di altre nazioni (Iraq, Venezuela, America, Germania).Siamo forti e determinati, già pronti per il prossimo EventoGrazie a tutti e buon lavoro Pubblico la lettera che il dott. Attilio Miani ha scritto per noi,per il nostro Evento, che tanto abbiamo amato e, a seguire i link degli altri articoli,la presentazione degli artisti e delle loro opere. Dal Direttore dell’International Web POST Attilio MIANI per il nostro Evento “PROIEZIONE DONNA” Il Direttore ResponsabileLETTERA APERTA“Proiezione donna” – Nettuno 18 Maggio 2019“Il destino accompagna coloro che vogliono e abbandona quelli che non vogliono. Ciascuno è artefice della propria fortuna”. Così pensava Seneca attribuendo all’uomo la facoltà di costruire, nel bene e nel male, il proprio avvenire.È per me motivo di grande gioia poter incontrare, oggi, sia pure con questo mio scritto, tutte-i Voi, che, con passione e arte, avete reso possibile la realizzazione di questo meraviglioso e suggestivo evento.Desidero porgere il mio personale e caloroso saluto, unitamente a quello di tutti noi dell’International Web Post, con particolare riferimento alle Signore Manuela Fiorini de Rensis, Donatella Di Mario Bologna, Enrica Vaccari e Carla Guerci, parterre d’onore di questa piacevole e stupenda manifestazione, senza dimenticare tutti gli artisti che, per la prima volta, sono “qui” tra noi.Confesso che quando la Signora Maria Casalanguida mi parlò dell’idea, oggi una piacevole realtà, tra arte e cultura, accettai ben volentieri di collaborare all’iniziativa, poiché sono fermamente convinto che queste manifestazioni sono il segno più tangibile e concreto di come si formi e si costruisca il sapere.Sono manifestazioni per le quali provo, come operatore dell’informazione, un grande compiacimento. “Proiezione donna”, non è soltanto una meravigliosa vetrina di Arte e Cultura che l ‘Atelier Nettuno, con tanto impegno e professionalità è riuscito a confezionare, ma vuole essere qualcosa di più e più profondo. Vuole far parlare le opere affinché il visitatore possa, attraverso la visione, costruire quel filo ancestrale che porterà al proprio cuore quello che questi lavori vogliono trasmettere: le emozioni, i pensieri, gli stati d’animo, protagonisti di quel momento di vita che ogni artista ha vissuto nella creazione del proprio manufatto.E giusto quindi poter affermare che l’evento odierno è la proiezione della vita alla vita stessa.Approfitto dell’occasione per informare tutte-i Voi che l ‘ International Web Post sta programmando la “1^ edizione del concorso Nazionale di Poesia Mario Manuele Munafò” Pregiatissima Signora Manuela Fiorini de Rensis mi permetta sottolinearle che la vita è un bene prezioso e talvolta bisogna essere come le onde del mare che quando si infrangono contro gli scogli, non muoiono, ma hanno la forza di ricominciare il loro cammino.Ad maiora semperAttilio miani http://www.internationalwebpost.org/it/ Il modo migliore per presentare questo nuovo Evento che si è svolto presso l'Atelier Nettuno,il mio studio d'Arte situato in via Santa Marinella 155/157, Nettuno, è quello di iniziare come di consueto ormai, con i link degli articoli che l'International Web Post, nostro Media Partner ci ha dedicato.Il primo è il link dell'articolo che presenta le nostre ospiti d'onore il giorno della Inaugurazione, 18 maggio 2019:Da sinistra: Manuela Fiorini de Rensis - Donatella Di Mario Bologna - Enrica Vaccari - Carla Guercihttp://www.internationalwebpost.org/contents/POKER_D%E2%80%99ASSI_ALL%E2%80%99_%E2%80%9CATELIER_NETTUNO%E2%80%9D_12839.html?fbclid=IwAR01FvhqBqkp47p1RjSSNJSj5f6eD10lRAWwAfsgv_m7SEW7gmZXwP-8jq8#.XQzTzOszapq Chnwr HAWRAMI Jim Ann HOWARD Fiore LEVEQUE Monica MEO Con noi in questo Evento,e speriamo anche nei prossimi, il Poeta Giovanni Amoruso: onorati della sua presenza! Manuela Fiorini de Rensis: un altro dei suoi pensieri dedicato al nostro evento ed il suo libro di Poesie. Non si può parlare e tanto meno scrivere dettagliatamente di un Evento, ma si può custodirne per sempre il ricordo con le immagini corredate da PENSIERI. PENSIERI (come lei stessa ama definirli) in questo caso, di un GRANDE DONNA, Manuela Fiorini de Rensis, storica dell'Arte, Poetessa, PittriceAbbiamo scelto tre opere per ogni artista,(tecniche diverse, disegno, pittura, fotografia, scultura) rappresentative della DONNA di ieri - DONNA di oggi - DONNA di domani Manuela Fiorini de Rensis:... Forse la potenza emotiva dei ricordi va “amorevolmente incorniciata”. Proteggere lo sguardo dalla carezza del sole... per poter vedere... vedere a 360 gradi con la quarta dimensione del tempo... vedere ruotando intorno all’immagine. Straordinaria creazione nel suo rigore assoluto nel binomio chiaroscurale. Le creazioni di Claudio Casalanguida esaltano la purezza delle forme e delle linee restituendole all'eternità di un tempo astorico...La purezza iconografica ricorda i Kouros e le Kore greche imponenti nella loro frontalità, come un libro la leggere ed interpretare nel linguaggio criptico di ogni espressione universale... Commovente la passionalità racchiusa nei volumi chiusi e completi nella loro intensità, le linee definiscono i confini ma uniscono e non dividono...In questo trittico di grande intensità narrativa si snoda un percorso spazio temporale di vera poesia...dal lavoro amorevole di una nonna al pensare oltre i confini del tuo vivere il passato e il presente per realizzare una sintesi formale nel manichino nuova icona di pensieri nascenti di vita futura. ..Ammiriamo insieme il linguaggio estetico di Martina e facciamo spazio in noi per riflessioni che sappiano creare nuovi spazi interpretativi dove il corpo di donna sa narrare parole nuove... Danzare la vita...Danzarla nel vento dei pensieri e nelle maree delle emozioni...il corpo diventa un canto...il movimento crea una preghiera...diventare un’unica melodia in movimento Nuovo linguaggio evangelico declinato nei gesti semplici, essenziali, naturali e nello stesso tempo assoluti ed intensi delle donne che sono sosta e ponte per scambi che travalicano il presente, il contingente e vanno oltre...oltre...Una dimensione femminile guardata con attenzione, silenzioso e reverenziale ascolto... : ...Tenerezza , malinconia, dolore racchiusi in un pensiero geometrico , frantumazione romantica al servizio del cuore, ( nelle prime due) per sciogliersi poi nella morbidezza romantico / languida/ sensuale del fiore. ...Aggiungo:al fiore sono stati strappati / sottratti i petali ? Oppure il nostro sguardo vede solo " Parti di un Tutto" ? ..Tenerissimo percorso esistenziale dalla bellezza / innocenza dell'infanzia colorata di sogni alla bellezza morbida e sensuale della donna adulta fino alla stilizzazione estetica delle forme e del colore attraverso la sinuosita' spiraliforme delle line e attraenti ed astraenti...ritmo di vite...ritmo musicale...sublime melodia del pensiero nutrito dal cuore...Donne in cammino...Donne come Madonne ODIGITRIE...offrenti parti di se' ma non la totalità della possibile " Sublime capienza femminile". Donne / Madonne antiche e moderne , icone sofferenti di Amori mancati, persi, solo desiderati o Donne che sanno elargire solo parti del loro mosaico interiore, ma sempre Donne nella loro straripante femminilità sofferente e generosa insieme...Donne in attesa di una riva sicura, accogliente, pacificante. DONNE MEMORIA DELLA TERRA E FUTURO DELLA TERRA. Vergine madre Vergine odigitria offerente il dono del suo cuore e della sua fisicità. Rispetto alle vergini frontali qui la madre del Cristo ruota in una spirale come se volesse offrirsi ed offrire il salvatore in un tempo dinamico e non statico. La salvezza appartiene a tutti , salvezza e dono nel tempo infinito…il seno scoperto è per tutti noi alimento salvifico, latte buono e pacificante. Immagine che ricorda la maestosità volumetrica michelangiolesca mossa dal dinamismo del pensiero dei più grandi manieristi. Tutto consiste a livello materico ma si alleggerisce dal peso della umana precarietà per aspirare alla leggerezza della spiritualità realizzata. Trittico / donna/ gioia/ sogno / immaginazione. Saper accogliere la vita nella lucidità serena e creativa del pensiero / culla di emozioni nuove...Fuidità come onde di un mare calmo e fertile...Ricordi di infanzia colorata nel rinnovabile gioco del destino...fisicità forte e sensuale nella scacchiera della fantasiaStraordinaria eleganza, leggerezza, bellezza nel raffinato e colto tratto disegnativo. Le linee sottraggono alle forme la pesantezza materica, il dolore della vita viene decantato in una sinuositita' disegnativa che pur ispirandosi alla purezza dell'anima rinascimentale coniuga la leggiadria di Modigliani con il misticismo di Miro'. Le figure femminili sembrano guardare verso l'infinito e ci invitano a percorrere con loro un viaggio liberatorio... Proiezione donna. Donne che attraversano il tempo. Nonna, con la sua memoria di intensità spazio temporale, Donna nella sua fragrante bellezza colorata di note rosso fuoco , rosso come note di una sensuale melodia, primavera di vita sognante, donna madre di se stessa in un abbraccio che accoglie, consola, contiene, protegge, separa...Donne in tante possibili declinazioni...Il pellegrinaggio dei corpi alla ricerca del tunnel di Luce. Corpi attraversano la materia e sono attraversati dalla materia, con possibili passaggi sul godimento esteriore, ma sempre con un " dolore dentro la materia".Frantumazione alla ricerca sofferta e costante della coesione armoniosa, accogliente , di una sperata rinascita dal peso materico verso porti ambiti di Amore e di felicità sognate, intuite, miraggi di un percorso che non vuole arrendersi alla rinuncia... L'ATELIER NETTUNO, studio d'Arte di Maria CASALANGUIDA, situato in Nettuno (Roma) via Santa Marinella n.ro 157 - tel.392.184.74.63 presenta il suo nuovo progetto: CLAUDIO CASALANGUIDA e il suo BUCCHERO ETRUSCO Amici, con grande gioia vi anticipo la notizia che troverete nell'articolo dell'International Web Post dedicato alla inaugurazione del nostro evento. Oltre ad allegarvi il relativo link,mi farà piacere descriverlo pagina dopo pagina.http://www.internationalwebpost.org/contents/Grande_successo_all%E2%80%99Atelier_Nettuno_11166.html?fbclid=IwAR3Ra0W3IaFcUh-onTAWc3DhUvG7qcfZjWtLmllkitqJ67QdYENoqKhD6MY#.XBfBuFVKipr L’International Web Post, media partner della mostra, seguirà l’Atelier Nettuno in un appassionante viaggio nel mondo dell’arte, colta in tutte le sue declinazioni e sfaccettature. Perché se è vero che “la bellezza salverà il mondo”, l’informazione non può che assecondarne la spinta e contribuire alla sua diffusione. Lo scorso 8 dicembre si sono accesi i riflettori sull’Atelier Nettuno, che ha collezionato l’ennesimo successo con la mostra dedicata al bucchero etrusco. Una moltitudine di visitatori, tra cui anche tanti critici d’arte, artisti ed esperti etruscologi, ha potuto apprezzare le opere di Claudio Casalanguida, capace di produrre un particolare tipo di argilla che vanta le stesse proprietà del bucchero sfruttato dall’antica popolazione italica. “La mostra sul bucchero in corso all’Atelier Nettuno mi sta dando enormi soddisfazioni, - sostiene l’artista - sono intervenute persone che hanno dimostrato grande interesse per le mie creazioni. Mi sono state rivolte molte domande, alcune anche parecchio difficili, alle quali ho saputo rispondere con competenza perché conosco benissimo, dalla a alla zeta, tutte le caratteristiche di questa ceramica: ognuna ha una sua peculiarità. Molte sono quelle da aggiungere e che sono in corso di sperimentazione”. Il bilancio più che positivo della prima settimana di esposizione ripaga l’artista dei tanti sforzi e delle controversie in cui è incappato durante il suo percorso artistico, come lui stesso racconta: "Sono trascorsi 25 anni dalla mia scoperta: tante volte ne ho parlato, tra indifferenza, ‘giochi a nascondino’ e strani personaggi comparsi dal nulla che, spacciatisi per grandi esperti di etruscologia, promettevano di aiutarmi ad andare avanti. Ma, ahimè, tutto finiva poi nel silenzio. Dopo più di dieci anni di buio e dopo aver gettato i miei vasi e le mie sculture in cantina (compreso anche il mio ‘pc della disperazione’), improvvisamente una luce in fondo al tunnel mi ha fatto pensare che fosse ora di riprendere il cammino…La luce di cui parlo è stata accesa da mia sorella Maria, grande artista, che mi ha fatto conoscere persone per descrivere le quali non trovo parole adeguate.Primo fra tutti Attilio miani, direttore dell’International Web Post, che mi ha onorato di un articolo sul suo giornale, il quale, con mia grande gioia, ha ottenuto un ampio numero di visualizzazioni. Il dott. Attilio miani ha compreso fin da subito il significato della mia scoperta, le ha ‘spalancato le porte’. Così si è aperto per me un lungo viale pieno di sole”. Seppur inaugurato pochi mesi addietro, l’Atelier Nettuno,di Maria Casalanguida, ha già dato voce ad opere innovative, capaci di affascinare lo spettatore riscrivendo le regole dell’arte secondo un gusto nuovo, colmo di sensibilità ed estro. E’ stata proprio Maria, assieme all’amica ed artista a tutto tondo Flavia della Lunga, ad organizzare un’esposizione studiata con amore e attenzione ai dettagli, capace di instillare nell’osservatore la stessa passione che ha mosso l’animo dell’artista.Quest’ultimo ha rivolto i più sentiti ringraziamenti anche a tutti coloro che sono intervenuti nel corso dell’inaugurazione, tra cui, in particolare, il dott. Quirino Martellini, Presidente della Biennale Internazionale dell’Etruria.L’International Web Post, media partner della mostra, seguirà l’Atelier Nettuno in un appassionante viaggio nel mondo dell’arte, colta in tutte le sue declinazioni e sfaccettature.Perché se è vero che “la bellezza salverà il mondo”, l’informazione non può che assecondarne la spinta e contribuire alla sua diffusione.Federica Marocchino AMICI,ho preferito parlarvi della seconda parte dell'evento per tornare poi alla prima, all'inizio caratterizzato da una interessante intervista di Federica Marocchino, dell'International Web Post, a Claudio Casalanguida. Qui la lunga storia della sua scoperta e le foto delle sue opere in bucchero etrusco.Questo il link dell'articolo http://www.internationalwebpost.org/contents/IL_VERO_BUCCHERO_ETRUSCO_IN_MOSTRA_ALL%E2%80%99ATELIER_NETTUNO_11032.html?fbclid=IwAR0DJmEslXnbLZPKg5rOIEfN-VZy91Yuy85F68U9ymX-V2KvZGZojevTIII#.XBfYnFVKipq Dall’argilla alla ceramica usata nell’Etruria antica: la sensazionale scoperta di Claudio Casalanguida L’Atelier Nettuno, studio d’Arte di Maria Casalanguida con sede a Nettuno (Roma), ospiterà, dall’8 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019, le opere in bucchero etrusco dell’artista Claudio Casalanguida, frutto di una sensazionale scoperta artistica. Del tutto autonomamente, lo scultore ha scoperto il vero tipo di argilla che gli etruschi usavano, per la prima volta nella storia, la vera ceramica che il popolo etrusco adoperava per realizzare vasi, coppe, utensili e piccoli oggetti di uso quotidiano. Da questo bucchero particolare - che, senza aggiunta di componenti chimici, dopo la cottura al forno diventa appunto un vero bucchero etrusco - sono nate creazioni di rara bellezza, che nel corso degli anni non hanno mai smesso di suscitare grande interesse da parte di archeologi, etruscologi e appassionati alla storia straordinaria e misteriosa del popolo dell’antica Etruria. Abbiamo rivolto alcune domande a Claudio Casalanguida per saperne di più… L’argilla che usavo da ragazzo, quando frequentavo la scuola d’Arte, mi ha appassionato così tanto che ancora oggi amo creare sculture. La passione mi spinge anche a raccogliere argilla nei posti più impensati, perché ogni argilla ha i suoi colori e le sue caratteristiche.Un giorno che non dimenticherò mai mi sono imbattuto in una sostanza molto strana, l’ho raccolta e cotta al forno con altri oggetti e lì ho avuto una grande sorpresa: questa sostanza diveniva di un colore nerastro e, a cottura ultimata, si trasformava in bucchero etrusco, di colore nero lucido argentato, con caratteristiche identiche al coccio etrusco antico.Questa sostanza scherma le radiazioni ed è resistente agli acidi. L’ho utilizzata persino per creare dei recipienti in cui cucinare e bollire acqua, dal momento che è anche pirofila e impermeabile.Gli oggetti in bucchero sono stati esposti al Museo etrusco di Villa Giulia, a Roma, nonché al Museo Nazionale e Tombe Etrusche (Palazzo Vitelleschi) di Tarquinia (VT).Sto scrivendo un libro sull’argomento col sostegno del Presidente della Biennale Internazionale dell’Etruria, Quirino Martellini. Come già accennato, è tipicamente nero o marrone lucido, dotato di una patina argentata. Presenta una forte resistenza meccanica alla frattura e con la cottura sprigiona un particolare profumo, dovuto alle sue componenti. Ha persino proprietà lenitive in caso di ustioni ed è un buon conduttore elettrico. Ha mai sottoposto la sua argilla ad analisi chimiche da parte di esperti ed Enti competenti?Certamente! Ho iniziato subito, nel 1993. Le mie prime soddisfazioni arrivarono con alcuni articoli su due importanti quotidiani, “Momento sera” e “Il Tempo”. In particolare, mi colpì il titolo dell’articolo su “Momento Sera”: “Svelato il mistero degli etruschi!”… E poi: “sensazionale scoperta di uno scultore di Bracciano che ha individuato, o meglio, scoperto, in una località che vuole mantenere segreta, la creta che utilizzavano le popolazioni etrusche per realizzare i famosi buccheri…”.Mi rivolsi immediatamente al R.A.S.R.S, Reparto chimico tecnologico dell’Aeronautica militare, il quale riscontrò che l’unica differenza tra il mio bucchero e il coccio etrusco era costituita dalla quantità dei componenti naturali disciolti nell’argilla. Seguirono dopo qualche mese le analisi chimiche effettuate dall’ENEA, che ne riscontrarono la perfetta somiglianza con il bucchero etrusco. Mi è stata dunque riconosciuta la capacità di produrre ceramiche del tutto simili a quelle degli antichi etruschi, per cui si può pensare ad un’oggettiva innovazione, che andrebbe sostenuta con la brevettazione del processo.E’ semplice, non mi rassegno a far cadere la mia scoperta nell’oblio! Ho ripreso da poco la mia attività artistica (sculture in bucchero). Sto anche studiando altre forme di vasi etruschi, per attingere idee da attuare nei miei nuovi lavori, come ho fatto in passato ispirandomi al Kantharos, un tipo di coppa etrusca che si usava per bere. L’idea è stata della mia artista preferita, mia sorella Maria, che a sua volta si è avvalsa della collaborazione di Flavia della Lunga, amica ed eclettica artista. Appassionata di danza e dell’arte in tutte le sue forme, Flavia della Lunga ha fondato il gruppo “Suono e segni del corpo”, punto d’incontro tra la ricerca e la danza espressiva, e tuttora realizza mostre fotografiche che prediligono l’immagine astratta e naturalistica. “Da subito mi sono proposta alla collaborazione per l’allestimento della mostra sul bucchero etrusco, che mi ha profondamente colpita per la sua unicità e particolarità” sostiene. Infine, Maria Casalanguida ci ha parlato delle prospettive per il futuro dell’Atelier Nettuno, che in pochi mesi di vita è riuscito a stupirci con i suoi interessanti progetti d’Arte:Vorrei iniziare con alcuni ringraziamenti. Grazie ad Attilio miani, Direttore dell’International Web Post, perché segue con attenzione i nostri progetti artistici e ci onora della pubblicazione sul suo giornale. Questo ci rende orgogliosi del nostro lavoro e ci fornisce una grande spinta a continuare con entusiasmo e sempre più fantasia.Un altro grazie a Flavia della Lunga, perché la sua collaborazione è stata speciale: tante idee ed un senso pratico invidiabile!Per il futuro desidero ovviamente dare continuità agli eventi, ospitare e collaborare con gli artisti che stimo perché questo piccolo Atelier, che tuttavia ha la possibilità di un allestimento all’aperto molto grande,diventi sempre più rappresentativo nel mondo dell’Arte, un mondo che mi ha sempre deluso, un mondo in cui mi sono sempre sentita sola…Un grazie a Claudio, mio fratello, che con il suo bucchero etrusco mi ha condotta in una dimensione lontana e magica, veramente piena di fascino.Federica Marocchino Presento il mio nuovo progetto con l'articolo che il dott.Attilio miani ha dedicato a me ed ai miei compagni di viaggio Aldo Rossetti e Manuela Venier sul suo International web post ,il giornale on line col maggior numero di lettori nel mondo.Grazie di cuore dott. Attilio miani la sua attenzione nei confronti dei nostri progetti d'Arte è preziosa e di stimolo a dare sempre il meglio.Abbiamo lavorato molto noi tre Aldo, Manuela ed io,perchè il nostro modo di intendere l'Arte arrivasse a tutti e soprattutto agli amici che sono venuti a trovarci.La loro gioia, il loro affettuoso modo di fare ci hanno dimostrato che sì, ci siamo abbastanza riusciti! L'idea di Aldo ROSSETTI di lavorare tutti insieme nel workshop di fotografia è stata un'idea vincente, sicuramente da ripetere in futuro. Questa e, naturalmente, molte altre! Il Viaggio: immagini che illuminano la stradaAll’Atelier Nettuno, da sabato 8 settembre a domenica 28 ottobre 2018Soltanto qualche mese fa Maria Casalanguida ha comunicato l’apertura del suo atelier a Nettuno (Roma), una bellissima cittadina sul mare, dove da diversi anni ha scelto di vivere. Fin da subito questa sede, immersa nella campagna, ha ospitato a rotazione mostre dei suoi lavori recenti, performance e installazioni. Ora l’artista sta lavorando al suo progetto di fine estate, intitolato “Il Viaggio: immagini che illuminano la strada”, che vedrà la luce il prossimo 8 settembre.Maria rifletteva sulla possibilità di promuovere una nuova iniziativa quando è sorta l’idea di esporre i lavori più datati della propria collezione: i primi ritratti, i primi paesaggi, qualche disegno, qualche incisione, segni indelebili dei suoi studi all’Accademia delle Belle Arti di Venezia e della sua lunga permanenza in questa città immaginaria, sognante.Far riemergere quelle opere significa per lei tornare a quel lontano 4 ottobre 1975, giorno del suo primo viaggio in treno diretta verso la città affascinante e misteriosa in cui avrebbe condotto i suoi studi, di cui aveva sentito tanto parlare ma che non aveva mai visitato prima. Una città che le ha regalato la libertà di essere se stessa, di poter scegliere il suo percorso di vita in tutta autonomia e affrontarlo con coraggio. A Venezia, infatti, l’artista ha seguito due strade parallele: gli studi di Arte e quelli di Psicologia, che l’hanno condotta ad una profonda introspezione e alla riscoperta della sua vera essenza. Maria ricorda ancora oggi gli anni vissuti all’Accademia come un incantevole sogno: andare a lezione e poi vivere, lavorare in uno dei più bei posti al mondo (l’Arsenale di Venezia), girare in una città che è tutta un’opera d’arte, travolta da sensazioni uniche e indimenticabili. Mentre Maria è assorta nel turbine dei ricordi, le torna in mente la Venezia descritta da un amico fotografo veneziano, che stima molto e che, non a caso, si definisce “fotografo di emozioni”: Aldo Rossetti. E’ lui il primo artista che l’accompagnerà nel suo “viaggio”.Nato in quella che, molto probabilmente, si può definire come l’isola più bella del mondo (Burano), come tutti i suoi concittadini è legato all’arte da una sottile e misteriosa alchimia. Lì, dove tutti si sentono un po’ artisti, i pomeriggi estivi isolati, le nebbie d’autunno, i pittori, i fotografi sono stati la sua quotidianità da ragazzo. Burano è un rifugio per molti artisti in cerca di ispirazione, affascinati dalla bellezza e dal silenzio dei suoi magici scorci.A farne da cornice i silenzi, la luce e i colori della Laguna, il mutare silenzioso delle stagioni e, ad un passo, la vicina Venezia, l’isola di Torcello con la sua Basilica, Murano con le sue Vetrerie artistiche. Venezia è la città dove Aldo Rossetti ha vissuto e lavorato per molto tempo.Oggi, anche se tanto diversa, per lui è continua fonte di ispirazione: l’artista risiede tra il mare e la laguna, a breve distanza da Venezia e dalle sue isole, dove i colori si susseguono stagione dopo stagione e si avvicinano alla maniera di concepire il vivere quotidiano nel silenzio e nella lentezza del tempo che scorre. Quello di Aldo Rossetti è un viaggio che non richiede spiegazioni, in cui si è solo passeggeri curiosi, in cerca di nuove emozioni. Fotografa per passione, per divertimento, per il piacere di provare e regalare sensazioni. Fotografa i silenzi, i vuoti dell’emozione intima, creando una personale finestra sul mondo, in cui ogni istante è uno spettacolo diverso, in cui la presenza dell’uomo è impercettibile e l’atmosfera è fatta di luci soffuse. Lui stesso descrive in questi termini lo scopo della sua attività artistica: “Se qualcuno si sente trasportato dentro le mie foto, anche solo per qualche attimo, allora, forse, sono riuscito nell’intento di trasmettere emozioni”. Con Maria Casalanguida e Aldo Rossetti, all’Atelier Nettuno ci sarà anche Manuela Venier, artista in cui l’allegro spirito romano convive con la pacatezza delle origini venete. Dagli amici del centro Italia è chiamata “la veneziana”, mentre per gli amici del nord è “la romana”. Alcuni la chiamano “l’americana” perché è lì che ha vissuto per un po’ di tempo ed ha affinato il suo amore per l’arte e per la musica. E’ cresciuta a pane e cinema grazie a suo padre, e ben presto si è ritrovata ad essere cittadina del mondo con in mano una Zaiss, ereditata da suo nonno, una delle prime reflex che ancora usa per le foto in bianco e nero.Oggi lavora a Roma come guida turistica, professione che alimenta ulteriormente la sua vena artistica. Le piace giocare e sperimentare con la fotografia, e da qualche anno porta avanti un progetto personale, “Noi siamo ciò che riflettiamo”, usando specchi e altre superfici riflettenti. “Attraverso il riflesso negli specchi ho la possibilità di soffermarmi, distruggere e ri-costruire, esprimermi e far esprimere. Ri-conoscersi nel ri-tratto” sostiene.Ultimamente ha aggiunto altri strumenti per una ricerca fotografica più dettagliata, come sfere e lenti d’ingrandimento. Nella fotografia si affida al sentire, non solo al vedere, favorendo l’interconnessione tra mente, occhio, cuore e anima, essenza del progetto Arte Terapeuta, che porta avanti ormai da tre anni.Federica Marocchino Grazie Aldo ROSSETTI per aver accettato il mio invito e soprattutto per aver contribuito alla realizzazione del nostro evento con grande entusiasmo, dando molto di te stesso e delle tue competenze.Un sentito grazie a tua Moglie MARIELLA che è qui con noi, mai stanca e sempre sorridente (e diciamo pure che il viaggio Venezia - Nettuno è “ leggermente” pesante)Grazie Manuela VENIER , per aver accettato il mio invito: ti ho ritrovata ancora più entusiasta della tua Arte, convinta, appassionata: ci hai coinvolto nella prova "ritratto su specchi" all’inizio sembrava un gioco, un gioco che poi si è rivelato molto più intenso, coinvolgente per tutti noi, bambini compresi!Ringrazio quanti hanno voluto onorarci della loro presenza per la disponibilità e l’interesse che hanno dimostrato nei confronti della nostra iniziativa. E’ stato un incontro veramente emozionante, sprigionava simpatia, allegria e soprattutto calore umano, quello di cui noi tutti abbiamo maggiormente bisogno. Un grazie particolare ad Anna e Roberto CANTELE, di Nettuno per l’amicizia e il sostegno che danno ad ogni mia iniziativa e a Giusy RUSSO, con la quale abbiamo già lavorato insieme. 8 SETTEMBRE 2018 IL VIAGGIO: IMMAGINI CHE ILLUMINANO LA STRADAManuela Venier parla della sua arte.Sullo sfondo le foto di Aldo ROSSETTI Manuela Venier ha voluto esporre le sue foto insieme ai mie lavori, studi d'Accademia (1978).Mi ha fatto piacere questa sua richiesta L’ARTE è il mio sostegno alla vita L'arte da sempre mi ha accompagnato,teso una mano,aiutato a cavarmela in una vita troppo spesso piena di difficoltà.Arte e vita inscindibili:la mia vita l'ho costruita con fatica ma con le mie sole mani.L'arte allo stesso modo fino ad oggi ed oggi mi offre doni fantastici, sorprese su sorprese.Non sono abituata ai doni nè alle sorprese: non sapevo potessero avere un potere così grande, così magico!Oggi il sostegno dell'arte nei miei confronti non è più soltanto morale... Oggi in particolare, ringrazio Marianna Montaruli di Tracce Cachiers d'Art, per avermi proposto la realizzazione di alcuni progetti, ai quali mi sono veramente appassionata.Un'esperienza nuova, che per un po' mi ha portata in un mondo diverso dal mio, sia come metodo di lavoro che come stile pittorico, ma ugualmente affascinante.Un'esperienza valida che spero poter ripetere con chi, in nome della Vera Arte,abbia voglia di lavorare con me! Nel variopinto universo dell’Arte e della pittura, tra le poche e rare donne che sono riuscite ad imporsi con le proprie forze, ma soprattutto per il loro grande talento e la loro bravura artistica, troviamo l’italiana Maria Casalanguida.Una pittrice che non esitiamo a definire originalissima e geniale, non solo per le sue doti pittoriche intrinseche, ma anche per la purezza del sentimento d’arte che guida il suo lavoro e per la cosciente onestà artistica. Eppure, nel suo lavoro non c’è mai supino omaggio alla convenzione iconografica della pittura di genere, bensì un’originale e singolare ricerca d’autenticità, la continua verifica di una propria strada all’espressione.Quando un pittore dimostra di avere, con scioltezza grafica e simbologie proprie, mostra ed esprime con un linguaggio unico il suo punto di vista, ma fortemente collegato nella sua contestualità destinata e divenire testimone dei nostri tempi, elemento essenziale per dare continuità alla storia intrisa di colori che diventano sentimenti e generano eventi che spronano ad una continua trasformazione, si può dire che è un artista.L’abbiamo incontrata nel suo “Atelier Nettuno” dove i colori delle sue opere ben si miscelano in quelli della natura.L'INTERVISTA Puoi dirmi chi è Artista secondo te?Artista è chi ha il coraggio di non mentire a se stesso. Dirsi la verità permette di fare scelte autentiche, quelle scelte che metteranno la Vita stessa in condizione di offrirci tutto quello che può offrire.Un artista non può e non deve vivere in modo insignificante e la sua attività è senz’altro un modo coraggioso di andare avanti, di arrivare ad essere persona matura, completa, felice.Per quello che mi riguarda l’Arte è il sostegno della mia vita, il centro della mia esistenza. A lei va la mia illimitata fiducia perché mai mi ha tradita.L’Arte non chiede nulla , anzi, se la ami davvero, ti verrà a cercare… ma dovrai essere un pittore “eccellente” A questo proposito mi torna in mente Jonathan Richardson (An Essay on the Theory of Painting):Un modo per essere un pittore eccellente è di essere un uomo eccellente.L’animo del pittore deve avere Grazia, e Grandezza; e dev’essere leggiadramente e nobilmente formato.Un pittore dovrebbe avere una Soave e Felice Disposizione d’Animo, perché le Grandi e Belle idee vi possano avere ricetto. Quando hai capito di volerti dedicare alla pittura? Sicuramente fin dalle scuole elementari. Un’Arte che ho sempre praticato negli spazi che i miei studi classici mi consentivano prima, e poi con tutta me stessa quando decisi di trasferirmi a Venezia e frequentare, sia pure da esterna, tutti i corsi dell’Accademia di Belle Arti.Ho conosciuto Maestri eccezionali, ho conosciuto la libertà di espressione che ho interpretato come un percepire attraverso l’immaginazione e questo mi ha portato oltre, lontano, sulla strada del sogno che, calle dopo calle,mi conduceva verso una nuova vita, quella che da sempre avevo desiderato.Com’è stato il tuo ritorno a Roma da Venezia?I miei dipinti su temi veneziani ebbero grande successo e questo contribuì ad attutire la mia malinconia.Sono passati tanti anni ma ho ancora grande nostalgia di questa meravigliosa città.A Roma non mi fu possibile andare a dipingere all’aperto con il mio cavalletto né far parte di gruppi di artisti , come a Venezia; del resto, si sa, le città grandi sono dispersive e poi Roma era molto diversa da come l’avevo lasciata. Continuai tuttavia a dipingere , prima lavorando con una Galleria d’Arte in via Margutta, poi in solitudine.Solitudine conseguente ad essere fuori dal mondo ufficiale dell’Arte, ero un’artista “fuori dal coro”, come si usa dire e lo sono ancora.Ero molto giovane quando mi resi conto che la prima cosa che avrei dovuto fare per raggiungere la mia totale indipendenza, era trovare un lavoro, avere il famoso “posto fisso”che mi avrebbe permesso di continuare la mia attività artistica, lusso che altrimenti non avrei potuto permettermi.Il posto fisso mi assicurava sì la sopravvivenza, ma non mi permetteva di dedicare molto tempo all’Arte, visitare mostre, frequentare altri artisti, così lavoravo in silenzio ed ogni tanto esponevo in Spazi pubblici con il Patrocinio dei vari Comuni che mi ospitavano o della Regione.Non hai mai esposto le tue opere in una Galleria ?Pochissime volte e non recentemente. Come dicevo, in passato mi è mancato il tempo di frequentare l’ambiente dell’Arte che ancora oggi non conosco abbastanza, poi quando ci si abitua a lavorare nel silenzio c’è anche molto di positivo: una ricerca fatta dimenticando il resto del mondo, può contribuire a far scaturire qualcosa di nuovo. A me, come artista e come donna, non basta soltanto avere uno stile riconoscibile. Lavoro per ottenere di più non per una smodata brama di successo, ma perché sento di avere ancora molto da dire.IL mio rapporto con gli addetti ai lavori è comunque ottimo: ho sempre avuto giudizi critici positivi, tanti gli incoraggiamenti. Posso assicurare che nessuno è mai rimasto deluso dal mio lavoro.A quale delle attuali correnti artistiche appartiene il tuo stile?Il mio stile non appartiene a nessuna delle attuali correnti: è il risultato di una mia profonda introspezione, di una mia costante ricerca.Per arrivare ad avere un mio stile personale, ho cercato di dimenticare per un po’gli artisti che avevo studiato per anni: certamente ne avevo subito l’influenza, tutti mi avevano profondamente impressionata ma io, come donna, come artista alla ricerca della propria indipendenza, avevo bisogno di mettermi alla prova. La mia vita, nel bene e nel male è da sempre impostata su questo principio.Maria Casalanguida,nata a Bracciano, vissuta tra Roma e Venezia, approda a Nettuno dove attualmente vive e lavora. Studia disegno pittura scultura e incisione all’Accademia delle Belle Arti di Venezia. Trasferitasi a Roma negli anni 90 partecipa a mostre qualificate in suggestive località d’Italia quali Castello Ruspoli di Nemi, con il patrocinio del Comune, il Chiostro di San Pietro a Perugia,la Biblioteca comunale di Morlupo (Roma), presso Spazio visivo 2000 a Riano (Roma), presso la Galleria “Il Logogramma” a Roma, con il patrocinio del Comune e della Regione. Dopo 16 anni di silenzio espositivo ma di fervida ricerca, torna ad esporre nel 2010 al Forte Sangallo di Nettuno e Villa Sarsina, ad Anzio, con il patrocinio dei relativi comuni.Attilio miani Un sentito Grazie al Dott. Attilio miani, Direttore dell'INTERNATIONAL WEB POST 8 marzo 2018 Questa è la data che ha segnato l'apertura del mio Atelier in Nettuno (Roma)la bellissima cittadina nella cui campagna io vivo.Qui, a stretto contatto con la natura che ogni giorno mi sorprende, mi stupisce e mi dona serenità, cerco di comunicare al mondo il mio amore per l’Arte, la Vita, l’Umanità tutta.Qui espongo le mie opere, qui avrò il piacere di accogliere chi vorrà conoscerle.Attualmente sono in mostra le mie opere recenti tra cui il Mandala del Pettirosso - Il Mandala autoritratto - Chalets delle Api - Quadrivio. Novembre 2017 - Questa mattina un pettirosso era intento a racimolare briciole davanti alla porta del mio Atelier. All’improvviso arriva una non troppo amica combriccola: due cani e un gatto. Il pettirosso si spaventa, vola via, ma va a sbattere contro un porta a vetri e cade svenuto.Lo soccorro, chiamo aiuto, lo prendiamo in braccio, lo accarezziamo, lo coccoliamo lo appoggiamo sul noce...a poco a poco si riprende..E’ rimasto diversi minuti accoccolato, poi si è guardato intorno e dopo aver rivolto lo sguardo verso di noi,è volato via cinguettando...come se volesse ringraziarci. E’ stato bello incontrarlo, anzi BELLISSIMO! Figure mandaliche non erano mai apparse nei miei sogni nè avevo mai pensato di inserire mandala nella mia ricerca artistica che, in realtà, sopravviveva in silenzio, in solitari dialoghi tra me e me stessa. Poi, l'incontro con Marianna Montaruli. Marianna Montaruli è sì l'editore, insieme al suo compagno Prof. Beniamino Vizzini, della rivista TRACCE CAHIERS D'ART,ma è anche e soprattutto un'artista sensibile e generosa, un’artista che mi sta contagiando con il suo coraggio: eccomi infatti pronta alla mia nuova ricerca, il mandala, un’avventura che mi affascina perché sento che la mia creatività ne trarrà giovamento, che la mia quotidiana meditazione troverà un senso e mi permetterà di entrare in uno stato di calma dove la mente non trova sofferenza. Marianna Montaruli di TRACCE CAHIERS D'ART lo ha chiamato “IL REUCCIO” , infatti ha studiato per lui un’adeguata coroncina e tante sorridenti formine per rendere più accogliente e gioioso il suo regno. La nostra mascotte meritava di essere immortalata e non su un ramo del noce questa volta, ma tra le foglie di un altro albero perché amo immaginare che stia ancora girando qui, nel mio terreno volando di qua e di là. Questo mandala rappresenta il seguito del racconto fiabesco che la natura ci ha proposto qualche mese fa.La natura, l’unica depositaria di meravigliose e fiabe che a volte ti rendono partecipe della loro magia.La natura, l’unico rifugio sicuro capace di avvolgerti di amore e di bellezza. BELLISSIMO è stato anche incontrare, dopo qualche giorno, la gattina BELLA Joy, uno dei miei cani,abbaiava e guardava la cima più alta dell’ulivo. Lei era lì, aggrappata al tronco dell’albero, spaventatissima E’ stata subito salvata e accolta nella nostra casa. E’ serena, sta dimostrando una grande riconoscenza, il rumore delle sue fusa ricorda un motorino.La gioia più grande è pensare che tra poco la vedremo scorrazzare felice nei campi, saltare sugli alberi e magari anche giocare a nascondino, come spesso amano fare i gatti.La vita qui in campagna si fa amare ogni giorno di più, mi riserva sorprese straordinarie, mi stupisce, mi insegna a vivere, mi insegna ad amare, mi stringe tra le sue braccia per farmi sentire una delle sue creature. Ogni giorno mi parla e la mia anima si rasserena. Ringrazio Marianna Montaruli diTRACCE CAHIERS D’ART per aver creato questa tenera e toccante immagine, frutto della commozione che ha provato nel sentire la storia di queste due creaturine capitate nel mio giardino, una di passaggio che forse tornerà a trovarci, ed una che resterà qui. Nel ringraziare Marianna Montaruli di Tracce Cahiers d'Art per avermi onorata di questa nota dall'atmosfera incantata, prendo lo spunto per proporre la foto del quadro "Panchina a Saint-Rémy" di Vincent van Gogh e presentare il mio Progetto d’Arte Saint-Rémy, Autunno 2017. Maria Casalanguida, panchina Saint-RémyAtelier Nettuno, Nettuno (Roma) 2017Panchina realizzata a manolegno dipinto, cm 198 x 55 x 97 Panchina Saint-Rémy”-Maria Casalanguida seduta sulla Panchina SAINT-REMY con a fianco Le Bois D’Amour e la rivista Tracce Cahiers d'Art ...Nel mio pensiero, sedendo su questa panchina che Maria con la gioia nel cuore ha dipinto tra l'Estate e l'Autunno che principia e con gli occhi che sento eccitati dalla luce del Magenta e dai Fiori, rivedo la "Panchina a Saint-Rémy" dipinta da Vincent van Gogh in quel luogo poco fuori Saint-Rémy-de-Provence dove si incontra il "monastero" e la chiesa-cappella. Insieme a pace e silenzio, il giardino e il chiostro di Saint Paule de Mausole vive ancor oggi di verde e di fiori è ricolmo. Vincent vi abitò tra l'89 e il '90 e tanto disegnò e dipinse la Luce di quel Paesaggio... gli alberi fioriti, gli ulivi, il grano, i girasoli, gli iris, la bella lavanda... la fontana al centro del giardino. Ancora oggi quello è il Luogo immerso in un tempo senza tempo, dove qualcuno va a sedersi sulla panchina che trova in fondo al giardino... con la Pittura “dentro”. Vincent van Gogh“The stone bench in the asylum at Saint-Rémy”, 1889Photo credit: @AmyFeldtmann La sede del mio Atelier Nettuno è in campagna ed io ultimamente dedico molto tempo a questo mio adorato spazio ed al verde che lo circonda: non molto tempo fa, parlando d’Arte con Marianna Montaruli di Tracce Cahiers d’Art,lei aveva citato, tra le numerose panchine dipinte da Vincent Van Gogh, la “Panchina a Saint-Rémy”. Van Gogh, dopo aver lasciato Arles, andò a vivere per un anno tra il 1889 e il 1890 nel Monastero di Saint Paul de Mausole, appena fuori Saint-Rémy-de-Provence, diventato ospedale psichiatrico. Fu quello un periodo straordinariamente fecondo: qui Van Gogh realizzò 143 dipinti ad olio e 100 disegni, capolavori senza tempo.Dai dialoghi tra Marianna e me, spesso, se non sempre, nasce una nuova idea: perché non costruire con il legno e poi dipingere con i miei colori una panchina per l’Atelier Nettuno - Studio d’Arte di Maria Casalanguida?La panchina è stata realizzata a mano con grande pazienza, precisione e volontà dal mio compagno Paolo Menichelli e poi da me dipinta. Ho pensato che la sua giusta collocazione fosse il mio giardino, sul terreno tra due grandi ulivi, silenziosa e accogliente per chiunque vuole e vorrà raccontare, raccontarsi e in particolar modo per chi ha Amore per l’Arte e sente l’urgenza, il desiderio e la gioia di parlare di Arte. Ho lavorato con dedizione e raccoglimento, giorno dopo giorno… le mie prove colore, i miei bozzetti, i timori di sbagliare, la gioia di dipingere e insieme la fatica, la tensione di portare a termine il Progetto. Ed ecco nelle foto la mia panchina che non avrebbe potuto avere altri nomi se non questo: “Saint-Rémy”. Panchina Saint-Rémy di Maria Casalanguida, 2017Dimensioni:lunghezza seduta cm 180 - profondità della seduta cm 48altezza schienale cm 50 Ingombro:lunghezza cm 197 - profondità cm 58 - altezza cm 97 LE BOIS D'AMOUR PROGETTO D'ARTE , Estate 2017 - Molte volte mi sono soffermata a guardare l’opera "Le Bois d’Amour" di Paul Sérusier (1888), molte volte ho pubblicato la sua foto sulla mia pagina facebook, ma soltanto una volta mi è capitato di parlarne e di ricordarne la storia! Me ne ha parlato Marianna Montaruli di Tracce Cahiers d'Art e, quando mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto avere un mio Talismano, ecco, ne ho "creato" uno, anzi più di uno!I Talismani, i miei Talismani, quelli che saranno sempre con me, che mi parleranno nel silenzio, che seguiranno il mio cammino nell’arte, veri e colorati testimoni. Per i talismani ho “creato”, con il generoso aiuto del mio compagno Paolo Menichelli, una dimora, una scatola di cm 22 x 27x10, le stesse misure della scatola di sigari sulla quale Sérusier dipinse il suo “Le Bois d’Amour.Con questo mio dipinto ho sentito di immedesimarmi nell’atmosfera del tempo…è un piccolo paesaggio che diventò il prezioso “Talismano” dei pittori del movimento dei Nabis e che costituirà una tappa fondamentale nel passaggio tra pittura figurativa e pittura astratta.Dopo l'incontro con Gauguin a Pont-Aven, paesino della Bretagna, Sérusier trovò ispirazione per la sua opera nel boschetto denominato "Le Bois d'Amour", rifugio" di innamorati.Fortunato Paul Sérusier! La vita di ogni artista si basa su incontri non comuni.Penso che nessun artista debba essere lasciato solo e, come dicevamo con Marianna Montaruli, la bellezza dell'Arte trova nel Dialogo la sua fonte primaria d'ispirazione. La foto del LE BOIS D'AMOUR mi ha suggerito un'idea: quella di inserire dopo il boschetto, il mio giardino, un’opera del 1992, che ritengo sempre attuale: è un luogo da me immaginato che oggi è il terreno che circonda la mia casa. Sono nata a Bracciano, delizioso paese sul lago, in provincia di Roma e vivo a Nettuno, una bellissima cittadina sul mare, a poca distanza da Roma.Ho vissuto quindici anni a Roma e dodici a Venezia ed è a quest'ultima che sono particolarmente legata perchè mi ha dato la possibilità di capire quale fosse la mia più autentica scelta di vita: quella di dedicarmi all'arte.Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica ed essermi iscritta alla facoltà di filosofia a Roma, un giorno, inaspettatamente mi arriva una proposta di lavoro da Venezia e senza esitazione corro ad abbracciarla. Non appena a Padova aprì la facoltà di psicologia, altra mia grande passione, decisi di frequentarla in contemporanea con l’Accademia delle Belle Arti. Non fu difficile scegliere a chi dare la priorità negli studi..Scelsi l’arte, quell’arte che mi aiuta a difendermi dal vero e nello stesso tempo mi da tanta forza per affrontarlo! E scelsi di iscrivermi all’Accademia delle Belle Arti dove iniziai uno studio veramente intenso:lezioni di disegno, pittura, scultura, incisione ogni pomeriggio, subito dopo il lavoro che comunque dovevo svolgere per assicurarmi “la sopravvivenza”.Insieme agli artisti del mio gruppo ci recavamo spesso in posti caratteristici, frequentemente sulla riviera del Brenta, per provare l’emozione di dipingere a contatto con la natura, là dove sono i colori veri, là dove regna la vera arte: Quando i nostri lavori erano tutti vicini, posati sull'erba, era davvero emozionante constatare come fossero ognuno diverso dall'altro. Ci stupiva vedere le diverse interpretazioni dello stesso paesaggio e scherzando, a turno ci chiedevamo: “scusa, ma tu dov’eri?”Questa domanda in particolare mi fu rivolta da tutti quel giorno che mi allontanai per pochi minuti e tornai con una bella bicicletta! Me l’aveva venduta a buon prezzo un marinaio polacco che passava di là... fu utilissima per i miei spostamenti a Mestre e dintorni ed ero davvero orgogliosa di avere un mezzo di trasporto “pezzo unico” in zona…Inutile dire che al mio ritorno a Roma, grandissimo fu il successo dei miei lavori veneziani! Grazie Venezia TVB FIORI : Opera poeticamente recensita da Marianna MONTARULI di TRACCE CAHIERS D'ART: (foto da inserire)Mi piace moltissimo questo lavoro FIORI... In un tempo sospeso, di Primavera o d'Estate, a dipingere un tessuto di seta poggiato a parete, Tu Artista vuoi mostrarmi tre piani... laggiù il chiaro del cielo, nel mezzo del mare che calma lo sguardo, qui davanti un affollarsi di fiori, come forme marine occupano la mente... rimangono negli occhi colori che sfumano, socchiudo lo sguardo, accarezzo i bianchi e i gialli, mi fermo sui rossi... immagino il quadro in una piccola casa di mare, aperta finestra sulle onde...L'opera fa parte della collezione Laura BIAGIOTTI. Fu acquistata, insieme ad altre da sua madre Sig.ra Delia presso la Galleria PARAMETRO di Dario RUFFINO, in Roma, via Margutta. IL PRESENTE Ci sono momenti nella vita in cui il filo dell’aquilone che sorregge la tua anima sfugge alle tue mani e si spezza: i tuoi occhi si chiudono alla visione della realtà e immaginano un altro mondo che è ieri o può essere domani o forse non potrà essere mai... ed inizi ad inseguire la speranza. La speranza va, torna, va di nuovo via in un movimento altalenante che non da certezze.Poi, all’improvviso, il PRESENTE : bussa alla tua porta, sorride, ti offre un dono d’arte, tanti doni d’arte, perchè ama il tuo lavoro. Tu torni ad esistere, riprendi la tua forza, la tua anima , ringrazi il PRESENTE e lui risponde “VIVA L’UTOPIA DELL’ARTE”! Non è difficile dedurre da tutto questo che il mio interlocutore, Il PRESENTE possa avere un nome . Infatti si chiama Marianna MONTARULI editore di di TRACCE CAHIERS D’ART! E’ Lei che mi sta aiutando ad aggiornare il sito,ed è sempre lei ad aver lavorato sulla foto di questa mia opera per renderla così speciale e calibrata. Grazie di cuore Marianna! "L'Artista Italiana Maria Casalanguida vive nella campagna di Nettuno, vicino Roma.Mi Piace la sua Arte perché è tutt'uno con il suo STILE DI VITA, Semplice e Naturale.The Italian Artist Maria Casalanguida lives in the Nettuno countryside, near Rome. I like her ART because it's one with her LIFESTYLE, Simple and Natural.I LIKE GREEN ART"Marianna MONTARULI di TRACCE CAHIERS D'ARTGrazie a Giusy RUSSO per aver ricamato il marchio a dimostrazione che sulla stone paper si può anche cucire e ricamare!LINK del Gruppo AMICI a cui piace Maria CASALANGUIDA: https://www.facebook.com/groups/1011905925609639/ L’apicoltura è definita dalla legislazione italiana come attività di interesse nazionale per la conservazione dell’ambiente naturale, dell’ecosistema e dell’agricoltura in generale. Attualmente purtroppo le api rappresentano una delle emergenze ecologiche in corso. Quando le incontro qui da me in campagna, mi chiedo se sappiano quanto siano importanti per la nostra vita e le ringrazio di cuore, con la speranza che siano forti e resistenti ad ogni attacco malvagio…gli chalets della mia opera sono ben protetti da uno zebrato fantastico che mi è stato suggerito da Marianna Montaruli di TRACCE CAHIERS D’ART,rivista d'Arte ora anche in e-book. LE API SONO GENTILI LE API SONO GENTILI, ha detto Marianna Montaruli della rivista TRACCE CAHIERS D'ART durante una conversazione sulla disastrosa situazione che questi meravigliosi ed utilissimi insetti stanno vivendo. Una specie a rischio di estinzione: essere indifferenti in questo caso significa voler accelerare un processo di grave autodistruzione.“Le api sono gentili” e posso constatarlo ogni mattina quando vado nell’orto a raccogliere i fiori delle zucchine: mi avvicino ad un fiore e loro, leggermente infastidite, ma per niente minacciose (pungono soltanto per difesa)si spostano su quello successivo …Le osservo con molta simpatia e va sempre a finire che lascio loro la maggior parte dei fiori!Non a caso il loro "nido" è nella mia compostiera che, la sottoscritta, per essere altrettanto gentile, non apre più! Opera donata all'Archivio della Rivista TRACCE CACHIERS D'ART di Marianna MONTARULI e Beniamino VIZZINI

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